Le otiti del cane
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Le otiti sono una problematica molto comune nel cane.
Consistono in un’infiammazione di diversa natura a livello auricolare, il cui decorso può essere acuto o cronico in relazione alla frequenza e alla gravità.
A seconda della regione dell’orecchio interessata, si parla di otite esterna, media o interna.
Sicuramente una cura periodica dell’igiene delle orecchie del cane è fondamentale nella prevenzione delle otiti, ma… attenzione però anche alla troppa pulizia, in quanto nel condotto uditivo esterno del cane sono presenti ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose, addette alla produzione del cerume, il quale (essendo un composto di diverse sostanze come cheratina, acidi grassi, interleuchine e lisozima) svolge un’importante funzione di barriera e possiede azione antibatterica e antivirale.
PREVENIRE LE OTITI DEL CANE: LA PULIZIA DELL’ORECCHIO
Per la normale pulizia delle orecchie esistono diversi tipi di detergenti, salviettine e lozioni, che svolgono sostanzialmente la funzione di facilitare la rimozione del cerume in eccesso.
La scelta di cosa utilizzare è molto soggettiva, attenzione però ai detergenti oleosi, in quanto possono a lungo termine favorire la Malassezia (che è lipofila).
Quello che è importante sapere, in ogni caso, è che la pulizia troppo frequente delle orecchie in animali sani (sia cani che gatti) può rimuovere gli importanti fattori immunologici presenti e quindi predisporre a otite esterna.
Ovviamente, in caso di un problema di questo tipo, è d’obbligo rivolgersi nel più beve tempo possibile al proprio veterinario di fiducia, che saprà consigliare al meglio e farà presente l’eventuale necessità di lavaggi, di una terapia farmacologica e/o di eventuali esami di approfondimento.
Per quando riguarda in particolare i lavaggi, è importante attenersi a questa semplice procedura:
- Mettere la soluzione consigliata
- Massaggiare l’esterno dell’orecchio delicatamente
- Lasciare che il cane scuota l’orecchio da solo
- Asciugare solo l’esterno dell’orecchio (cercando di asciugare l’interno si rischia di spingere giù il cerume!!)
I comuni cotton fioc sono assolutamente sconsigliati, in quanto tendono a spingere più in profondità qualunque materiale si trovi nel condotto, pressando il cerume nella porzione orizzontale del condotto uditivo fino a creare essi stessi delle lesioni sfregando sulle pareti, arrivando in certi casi addirittura a perforare il timpano, se inseriti troppo velocemente nell’orecchio (Meringotomia traumatica).
Anche nei soggetti affetti da otite la pulizia eccessiva a lungo termine con detergenti auricolari può creare dei problemi, in quanto si rischia la macerazione dell’epitelio, con conseguente gonfiore e comparsa di piaghe sulla sua superficie.
I SINTOMI DELL’OTITE DEL CANE
È praticamente impossibile non accorgersi di un problema auricolare del proprio cane, in quanto
- tenderà a grattarsi le orecchie con una frequenza insolita
- camminerà tenendo la testa piegata da un lato
- a volte, quando il semplice grattamento non è sufficiente ad alleviare il prurito, strofinerà l’orecchio al suolo
- osservando il padiglione auricolare, esso risulterà arrossato e infiammato, con presenza di secrezioni di color marrone scuro e un odore particolarmente sgradevole
In caso di uno qualunque di questi atteggiamenti e situazioni, è importante chiedere un consulto al proprio medico veterinario, in quanto le otiti sono un problema molto fastidioso che possono essere causate da numerosi fattori o possono essere la conseguenza di altri problemi.
Anche il semplice arrossamento del padiglione auricolare non deve passare inosservato: può essere il campanello d’allarme per uno squilibrio del sistema immunitario.
OTITI DEL CANE: LE RAZZE PIÙ PREDISPOSTE
Tutte le razze di cani possono essere colpiti da un’otite più o meno grave, ma questo problema risulta essere più comune sopratutto in alcune razze come Barboncino, Cocker Spaniel, Springer Spaniel, Basset Hound, Setter e Golden Retriever.
La predisposizione di alcune razze non riguarda solo la particolare conformità dell’orecchio (forma lunga e pendente, con molto pelo anche all’interno del padiglione o con un condotto uditivo stretto) ma anche il maggior numero di ghiandole ceruminose, che aumentano di dimensioni in maniera proporzionale alla gravità dell’otite.
Un grosso problema legato alle otiti è che spesso sono recidivanti.
Questo è dato dal fatto che dopo che le ghiandole ceruminose sono aumentate di dimensioni, difficilmente ritornano alle dimensioni originarie, anche se l’otite è guarita, e quindi continuano a produrre cerume in eccesso.
In questo caso l’eccesso di cerume va rimosso in funzione preventiva, in quanto la mancata rimozione potrebbe portare a nuovi episodi di otite ceruminosa.
LE CAUSE PRINCIPALI DELLE OTITI DEL CANE
Le otiti possono essere causate da numerosi fattori, quali ad esempio un’eccessiva esposizione ad acqua ed umidità, dall’introduzione di corpi estranei (i famosi forasacchi estivi per esempio), dalla presenza di parassiti, oppure dalla proliferazione di microrganismi che possono provocare infezioni più o meno gravi, come batteri e funghi (Malassezia).
Anche la produzione eccessiva di semplice cerume (che come detto in quantità normali svolge un ruolo importantissimo) può causare infiammazione di una o entrambe le orecchie.
In condizioni normali, il cerume viene auto-rimosso dall’orecchio con un processo detto di migrazione epiteliale laterale che inizia dalla superficie del timpano.
Questo meccanismo può venir meno in caso di danneggiamento del timpano, così come un’eccessiva produzione con conseguente accumulo massivo di cerume può portare alla formazione di tappi ceruminolitici, che vanno per forza rimossi.
Anche i difetti di cheratinizzazione primari o secondari ad endocrinopatie (come l’ipotiroidismo o gli squilibri degli ormoni sessuali), i disordini ghiandolari e le malattie autoimmuni (lupus eritematoso, pemfigo) possono essere causa di otiti secondarie.
Ecco perché soprattutto in caso di otiti ricorrenti è bene affidarsi al proprio medico veterinario di fiducia per tutti gli approfondimenti del caso.
Altre cause di otite sono le malattie allergiche quali allergie da contatto, dermatite atopica e allergie alimentari. Nei cani affetti da problemi legati a queste patologie, infatti, è stata evidenziata una disbiosi del microbiota auricolare, con una preponderanza di alcuni batteri rispetto ad altri.
Questo potrebbe spiegare la propensione dei cani con allergie a sviluppare otiti batteriche.
La scelta di un’alimentazione senza eccesso di carboidrati (i quali favoriscono la proliferazione batterica e la sovrapproduzione di cerume) va senz’altro presa in considerazione; pertanto, a maggior ragione in soggetti con problemi di otite, una dieta naturale e priva di carboidrati come la dieta BARF è di gran lunga preferibile rispetto ad un’alimentazione basata sulle crocchette.