gatti vedono al buio

I gatti vedono al buio?

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Sono due le affermazioni che comunemente facciamo tutti sui gatti: che sono animali prevalentemente notturni e che possono vedere al buio.

Ma… è proprio vero che i gatti vedono al buio?

Beh, possiamo dire che in entrambe le affermazioni c’è un pò di verità, ma che nessuna delle due è completamente esatta!

Vediamo il perché.

 

 

I GATTI NON VEDONO AL BUIO

In realtà i gatti non possono vedere al buio nel modo in cui la maggior parte di noi crede. Ammettiamolo, chi non ha mai pensato che il gatto abbia una specie di vista ad infrarossi che gli consente di vedere nell’oscurità totale?
In realtà, però, non è proprio così. Gli occhi dei gatti, come di tutti i felini, non possono vedere nel buio totale, ma hanno una particolarità: sono in grado di moltiplicare la poca luce esistente. Un po’ di luce però deve esserci, affinché possano riuscire a vedere e a muoversi senza difficoltà.

Gli unici animali che riescono a vedere al buio, nell’oscurità totale, senza nemmeno un filo di luce ambientale, sono quelli che hanno la capacità di creare la propria luce da se!
Detta così può sembrare fantascienza, ma esistono creature delle profondità marine che possono generare e utilizzare la bioluminescenza per vedere.
Questo tipo di animali marini emettono luce attraverso particolari reazioni chimiche, nel corso delle quali l’energia chimica viene convertita in energia luminosa. In questo modo si crea un debole luce che permette loro di vedere l’ambiente circostante.

Questa cosa i gatti non la possono fare, poiché non sono animali bioluminescenti, pur essendo fantastici. Quindi al buio totale i gatti non possono vedere.

gatti buio occhio

 

I GATTI E IL BUIO, DUE GRANDI ALLEATI

Chi condivide la propria casa con un gatto, sa benissimo che è un animale soprattutto notturno. Effettivamente è senza dubbio vero che i gatti sono più attivi di notte che di giorno. Tuttavia chiamarli notturni non è proprio esatto: i gatti sono animali crepuscolari, questo significa che il loro picco di attività è al confine tra la notte e il giorno, e viceversa, ossia all’alba e al crepuscolo. E’ infatti soprattutto al tramonto e all’alba che i gatti diventano attivi, dopo molte ore di riposo. Esattamente come fa il gatto selvatico africano da cui discende il nostro comune gatto domestico.

 

 

L’EVOLUZIONE DEL GATTO

Per comprendere bene come funziona la vista del gatto, è necessario fare alcune precisazioni e soffermarci sull’evoluzione del gatto domestico.

Ogni mammifero ha una visuale diversa. Il modo in cui noi esseri umani vediamo e percepiamo il mondo in termini di spettro del colore, luce, profondità, movimento e tutto il resto è senza dubbio diverso da tutti gli altri animali. E ogni specie animale ha una sua percezione visiva dell’ambiente circostante. Questo perché animali diversi si evolvono in modi diversi. E lo fanno per adattarsi, sopravvivere e crescere nei rispettivi habitat.

Il senso della vista non è diverso da qualsiasi altra caratteristica evolutiva.

I nostri gatti domestici discendono da piccoli gatti selvatici delle regioni desertiche africane e questo ha giocato un ruolo importante nell’evoluzione di questi affascinanti felini. Lo puoi vedere nei comportamenti quotidiani del tuo gatto. Per esempio, poiché i loro antenati vivevano in zone calde e aride, i gatti non hanno bisogno di bere molta acqua come gli altri mammiferi per rimanere idratati, e dormono e si riposano durante il giorno.

gatti buio nero

 

I GATTI E IL BUIO: UNA VISTA SPECIALE

I gatti hanno una vista incredibile: in passato si credeva che fossero daltonici, in realtà sembra che abbiano solo una percezione differente dei colori. Il loro spettro visibile è molto più ampio del nostro, con un campo visivo di 200 gradi e una visione periferica di 30 gradi per lato. Queste caratteristiche gli consentono di avere una vista molto acuta a breve distanza (utile per avvistare i minuscoli movimenti di piccoli roditori entro pochi metri), ma non di avere una buona vista a lungo raggio. Ecco perché i gatti sono soliti stare immobili alla ricerca di movimenti che potrebbero indicare una potenziale preda.

Quando si tratta di vedere alla luce del giorno, noi esseri umani abbiamo una visuale più chiara rispetto ai gatti. In piena luce possiamo vedere colori, forme e contrasti sia vicini che lontani. Il gatto invece vede molto meglio con una luce debole, fin quasi al buio.

gatti buio agguato

 

I GATTI E IL BUIO: PERCEZIONE E USO DELLA LUCE

Con la luce intensa, le iridi dei gatti si restringono, mentre con la luce bassa o la quasi oscurità, esse si espandono per ricevere quanta più luce ambientale possibile, migliorando così la visione.

La percezione e l’uso della luce nella visione, in generale, sono dettati da alcuni tipi di fotorecettori che stanno negli occhi: i coni e i bastoncelli.
I coni ci aiutano a vedere in luminosità o piena luce, mentre i bastoncelli operano con la luce debole o vicino all’oscurità. I bastoncelli aumentano la luce disponibile e, pertanto, rendono più facile vedere nel dettaglio. Quindi, più bastoncelli ci sono, migliore sarà la visione notturna.

Nell’occhio umano, l’80% delle cellule sono bastoncelli, mentre nei gatti questa percentuale raggiunge il 98%, dandogli un certo vantaggio quando si tratta di vedere al buio (o meglio, con poca luce). Anche perché i gatti hanno anche uno strato simile ad uno specchio sul retro degli occhi, che gli consente di moltiplicare ulteriormente la quantità di luce assorbita dai fotorecettori nei suoi occhi

Inoltre i gatti, come tutti i felini, hanno un’abilità incredibile nel distinguere i contrasti. I loro occhi, come se fossero dotati di un filtro magico, riescono a cogliere ogni minima variazione di luce nell’oscurità. Questo li rende dei veri e propri maestri nell’arte della caccia notturna.

 

gatti buio notte

I GATTI E IL BUIO TRA MITO E LEGGENDA

Immergiamoci in una dimensione di mistero e furtività, dove gli occhi brillanti si stagliano nell’oscurità come stelle scintillanti nel cielo notturno. Parliamo dell’intrigante connubio tra il gatto e il buio, un legame che risale ai tempi antichi e che ancora oggi affascina e incanta.

È risaputo che i gatti siano dei predatori impeccabili. La loro agilità, la loro grazia e la loro capacità di muoversi silenziosamente sono leggende che si tramandano di generazione in generazione. E tutto questo, in gran parte, grazie al buio.

Il buio, quel velo misterioso che avvolge la notte, diventa il palcoscenico perfetto per il gatto predatore. La semioscurità gli concede un enorme vantaggio tattico, permettendogli di nascondersi con facilità senza però rinunciare a una visione efficace dei movimenti della preda.

 

Immagina un gatto nero, con gli occhi che brillano come due piccole fiammelle, nascosto tra i cespugli nella penombra della notte. La sua pelliccia si fonde con l’oscurità, rendendolo quasi invisibile agli occhi meno attenti. Ma lui, con la sua vista acuta, riesce a distinguere ogni minimo movimento, ogni sussulto di una preda ignara che si avventura nell’oscurità. È un gioco di pazienza e astuzia, un balletto silenzioso in cui il gatto è il regista e la preda è l’ignara ballerina.

 

Ma il buio non è solo un alleato per il gatto predatore, è anche un elemento che contribuisce a creare un’atmosfera magica e misteriosa intorno a lui. Quante storie e leggende si sono create attorno ai gatti neri, simboli di sfortuna per alcuni e di fortuna per altri….! La loro figura sinistra nel buio ha ispirato poeti, scrittori e artisti di ogni epoca, alimentando l’immaginario collettivo.

Quindi, lasciamo che il gatto si perda tra le ombre della notte, danzando con il buio e regalando alla nostra immaginazione un mondo di mistero e incanto.

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