La trippa verde
La trippa verde
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Quando si parla di trippa verde, la prima cosa che ci viene in mente non è un’immagine bensì un odore…! poiché la vera trippa verde ha un odore che non si dimentica facilmente, o meglio, non si dimentica proprio…!
Ma una cosa è certa: è tanto nauseabonda per noi umani, quanto bramata ed apprezzata dai nostri compagni a quattro zampe!
Secondo alcuni nutrizionisti, la trippa verde viene considerata un alimento obbligatorio in una dieta a crudo come la BARF; qualcuno addirittura sostiene che sia possibile nutrire il cane con sola trippa verde, in quanto ritenuta equilibrata e completa dal punto di vista nutrizionale.
Sebbene sia un alimento molto gradito ai cani, nel corso di questo articolo vedremo che i suoi benefici sono stati sopravvalutati.
COSA È LA TRIPPA?
La trippa, diversamente da ciò che si pensa, non è ricavata dall’intestino: fa parte del cosiddetto “quinto quarto”, è cioè una frattaglia molto economica ricavata dalle diverse parti dello stomaco dei ruminanti.
I ruminanti (bovino, capra, pecora, agnello, ecc), definiti anche animali poligastrici, hanno un apparato digerente molto complesso, formato da 3 prestomaci (il Rumine, il Reticolo e l’Omaso) e da uno stomaco vero e proprio (l’Abomaso). La digestione avviene in quest’ultimo, ma è preceduta da una fermentazione microbica, che avviene nei prestomaci.
Il Rumine contiene tutto il cibo che l’animale ingerisce, rappresenta circa l’80% di tutto lo stomaco ed è la parte più grassa e spessa.
Il Reticolo ha un aspetto spugnoso.
L’Omaso, di colore bianco, presenta una struttura a pieghe ed è la parte più magra.
L’Abomaso, unica cavità equivalente allo stomaco vero e proprio, essendo quello più vicino all’intestino è la parte più scura, marrone scuro appunto, ed è piuttosto grassa.
TRIPPA BIANCA, TRIPPA BRUNA E TRIPPA VERDE
La trippa che acquistiamo nei negozi e nelle macellerie è la trippa bianca, che è stata lavata, scottata e sbiancata.
Attenzione: sbiancata con prodotti chimici, che non sono esattamente salutari per il nostro amico a quattro zampe…! (e nemmeno per noi!!)
In alcune macellerie è possibile trovare anche la trippa bruna, ovvero la trippa non sbiancata destinata al consumo umano, dal colore più grigiastro o giallognolo, che è stata pulita ma non nella stessa misura di quella bianca.
Quando parliamo di trippa per i nostri cani, non ci riferiamo né alla trippa bianca né alla trippa bruna, bensì alla sola trippa verde che è diversa rispetto a quella commestibile che mangiamo noi! La trippa verde, infatti, non può essere legalmente venduta per il consumo umano; pertanto non è acquistabile in macelleria ma solamente nei negozi come NaturoPet che vendono alimenti BARF per animali.
COSA È LA TRIPPA VERDE?
Quando si parla di trippa verde ci si riferisce al fatto che questa non è stata elaborata (cioè sbiancata) e si presenta, quindi, di colore verde. La maggior parte dei suoi benefici risiedono nel contenuto dello stomaco, ricco di componenti fermentati, enzimi, batteri e vitamine idrosolubili. Ma c’è comunque un aspetto da considerare: almeno in Italia, il suo contenuto gastrico viene comunque eliminato; non viene tolto del tutto, in quanto una parte rimane adesa alle pareti. E per fortuna che viene tolto, in quanto non è infrequente ritrovare negli stomaci dei ruminanti anche materiali pericolosi per il cane (viti, chiodi, pezzi di legno, ecc…).
Si chiama verde perché, appunto, si presenta di colore verde. Tuttavia il colore varia sia in base all’alimentazione (se l’animale è nutrito prevalentemente con erba secca e mangimi avrà un colore più tendente al marrone, mentre se tenuto al pascolo e nutrito ad erba fresca, avrà un verde più brillante) sia in base all’età dell’animale (più è giovane e più è chiara, in quanto alimentato prevalentemente a latte).
L’ideale, quindi, sarebbe averla il più sporca possibile, in quanto è proprio il contenuto gastrico a contenere il grosso dei benefici. Per capire quanto è stata ripulita basta poco: più puzza e più significa che è grezza, ovvero buona per il nostro cane!
COME SERVIRE AL CANE LA TRIPPA VERDE
Ovviamente non va cucinata ma data cruda!
Come per ogni alimento, anche la trippa verde va inserita nella ciotola gradualmente, in quanto esiste una tollerabilità individuale; si inizia con piccole dosi e si monitorano le feci. Se sono compatte significa che è stata assimilata correttamente; se sono troppo liquide è opportuno diminuire la dose per qualche giorno.
Puoi darla tutti i giorni oppure puoi suddividerla in 2/3 pasti settimanali.
La puoi trovare tritata o a pezzi. Una o l’altra non fa differenza, lascialo scegliere al tuo cane.
Per la masticazione (e per la pulizia dei denti) puoi servirla anche essiccata; se la usi come snack fuori pasto, però, ricordati di sottrarre il suo valore proteico dalla dieta del tuo cane. Non è complicato: tanto per darti un’idea di massima, la trippa verde fresca ha un terzo del valore proteico di quella essiccata, quindi 100g di trippa verde essiccata equivalgono a 300g di trippa verde fresca.
L’IMPORTANZA DELLA TRIPPA VERDE
La trippa verde è un ingrediente imprescindibile nella dieta del tuo cane?
Sfatiamo subito un mito rispondendo che no, non lo è. Ciò significa che è possibile fare una buona BARF anche senza dare trippa verde, mentre non è possibile fare BARF senza dare fegato e senza dare carne, per esempio!
Ma il fatto che non sia indispensabile non significa che non possiamo darla. Se chiedessimo ai cani, il 99% di loro risponderebbe che, al contrario, la trippa verde è fondamentale!!! Fondamentale per soddisfare il loro palato e le loro papille gustative!!!
Sì, hai sentito bene (e qui sfatiamo un altro mito…) anche i cani percepiscono i gusti.
I PRESUNTI BENEFICI DELLA TRIPPA VERDE
Si è portati a pensare, per sentito dire o per qualche lettura in rete o su qualche libro più o meno autorevole, che la trippa verde sia portatrice di innumerevoli benefici.
Ma non tutti quelli di cui è accreditata sono reali, alcuni sono solo presunti.
Vediamoli e cerchiamo di capire insieme il perché.
“La trippa verde è completa dal punto di vista nutrizionale”
No, essa non è una dieta completa ed equilibrata di per se; sebbene abbia un rapporto calcio/fosforo quasi perfetto, non significa che sia nutrizionalmente bilanciata. Quindi no, non si può alimentare il cane con sola trippa verde. Paragonata ad altri cibi crudi (pensiamo ad esempio al cuore di manzo) non ha un buon profilo nutrizionale. Pertanto una buona scelta AGGIUNGERE trippa verde per variare la ciotola del tuo cane, ma non può rappresentare l’unico alimento!
“E’ un’importante fonte di probiotici”
La trippa verde viene considerata un super alimento, il Santo Graal della BARF, in quanto contribuirebbe al mantenimento di una sana flora intestinale e al rafforzamento del sistema immunitario del cane.
Ora… la trippa verde è sì ricchissima di diversi tipi di microrganismi, la maggioranza dei quali apportano numerosi benefici, ma pochi sopravviveranno una volta esposti all’ossigeno e al drastico cambiamento di temperatura. Questi microrganismi, infatti, si sono adattati per sopravvivere nelle condizioni presenti all’interno del sistema digestivo dei ruminanti, che significa pH di circa 6-7, temperatura di circa 40°C e nessuna presenza di ossigeno (molti sono anaerobi obbligati). Se queste condizioni ambientali vengono a mancare, la maggior parte di loro morirà.
Dalla macellazione, alla raccolta della trippa, alle sue ulteriori lavorazioni (come il taglio o la macinatura) fino ad arrivare al congelamento, la trippa verde subisce molti cambiamenti ambientali che uccidono la maggior parte dei batteri buoni in essa presenti.
In breve, la quantità di batteri probiotici che sono sopravvissuti al momento in cui la trippa verde viene messa nella ciotola è quasi trascurabile, e certamente significativamente inferiore a quella presente in un buon prodotto probiotico in capsule. Pertanto no, la trippa non è un significativo probiotico! Quindi se il tuo cane ha bisogno di probiotici, opta per un buon integratore, sicuramente otterrai risultati migliori.
“Contiene enzimi che aiutano i cani con difficoltà digestive”
Diversi batteri presenti nello stomaco dei ruminanti producono l’enzima Cellulasi, che aiuta a digerire la cellulosa. Ovviamente questo enzima è molto importante per animali nati per mangiare erba, ma per un carnivoro quale è il cane, a cosa gli servono? Il cane non ha una dieta erbivora, bensì una dieta a base di carne, quindi gli enzimi contenuti nella trippa verde sono inutili, dato che la sua ciotola non è costituita da amidi!
Pertanto (altro mito sfatato…) pensare che la trippa verde possa aiutare quei cani che hanno difficoltà digestive non è realistico!
I BENEFICI REALI DELLA TRIPPA VERDE
Oltre a quelli presunti, la trippa verde ha effettivamente anche dei benefici concreti, che ne fanno un alimento molto ricercato tra i barfisti:
- Ha un rapporto calcio/fosforo ottimale.
La trippa verde ha un rapporto di calcio/fosforo 1:1 che è scientificamente considerato come rapporto ideale
(ciononostante, una dieta costituita da sola trippa verde non apporta la quantità di calcio di cui necessita un cane)
- E’ un’importante fonte di minerali.
Infatti, tra gli altri, è particolarmente ricca di manganese, calcio, fosforo, potassio, zinco e selenio.
- Piace un sacco ai cani!
E perché sarebbe un beneficio? Perché da grandi spazzini quali sono, i cani spesso si nutrono di “schifezze” non proprio sane… Pensiamo alle carcasse putrefatte, o alle feci di selvatici, ma anche di altri cani e perfino di umani…
La scelta se lasciare che il proprio cane mangi oppure no quelle che per lui sono delle vere delizie è soggettiva, bisogna però essere consapevoli che esiste il rischio di infestazioni da parassiti intestinali, gastroenteriti e diarrea.
Ecco quindi perché è un beneficio: con la trippa verde accontentiamo il nostro cane con qualcosa di molto puzzolente e disgustoso, come piace a lui, ma senza rischi per la sua salute! - E’ un ottimo alimento per cani problematici.
La trippa verde, grazie alla sua elevata digeribilità, è molto indicata anche per i cani inappetenti o convalescenti.
Inoltre, per esempio, mischiata alle verdure (o a qualunque altro cibo di norma poco gradito) grazie al suo odore e alla sua elevata appetibilità, invoglia a mangiarle anche i cani dal palato più difficile.