zecche sul cane

Antiparassitari per cani e gatti

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Al giorno d’oggi è talmente vasta l’offerta di antiparassitari per cani e gatti, che a volte si rischia di cadere nella confusione!

Ma, al di là delle marche, quali sono i migliori?

Per rispondere a questa domanda, in primo luogo è importante tener conto che non esiste un antiparassitario ideale per tutti!

Nel fare la scelta corretta, infatti, va tenuto conto di diversi fattori, come ad esempio l’età dell’animale, il suo stile di vita, la stagione dell’anno; e soprattutto bisogna conoscere quali sono i parassiti da cui bisogna proteggerlo.

 

A COSA SERVONO GLI ANTIPARASSITARI?

Per definizione, gli antiparassitari servono a proteggere i nostri cani e gatti dai parassiti.
Questi sono organismi che attingono sostanze nutritive da un altro essere vivente (chiamato ospite) causando danni diretti o indiretti che possono essere più o meno gravi.

Una parassitosi è una condizione patologica che può riguardare ad esempio la cute o l’intestino. In alcuni casi il contagio può riguardare anche l’uomo, determinando quelle che sono le cosiddette zoonosi.

Esistono molti tipi di parassiti dei nostri animali domestici: la prima grande divisione può essere fatta tra parassiti interni (endoparassiti) e parassiti esterni (ectoparassiti).

 

I PARASSITI INTERNI (ENDOPARASSITI)

I parassiti interni più comuni sono quelli intestinali, che si dividono in protozoi (coccidi, giardia, toxoplasma), nematodi (i cosiddetti “vermi tondi”, come gli ascaridi e gli anchilostomi), cestodi (“vermi piatti”, come le tenie e l’echinococco) e trematodi.

La maggior parte di questi parassiti si insinua nei nostri animali mediante ingestione di feci o materiale contaminato, causando sintomatologia più grave soprattutto negli individui molto giovani o in quelli debilitati (in casi molto gravi si può arrivare anche alla morte!)

Questi parassiti si manifestano solo quando l’infestazione è ormai massiccia, e solitamente i sintomi sono

  • diarrea
  • disidratazione
  • perdita di peso
  • ritardo nella crescita

Nonostante prevenire questo tipo di infestazioni non sia facile (basta che il nostro animale ingerisca materiale contaminato al parco…), diagnosticare e trattare questi parassiti non è complicato: per la maggior parte di essi, infatti, è sufficiente un trattamento antiparassitario mirato dopo la diagnosi attraverso esame copromicroscopico (un esame effettuato correttamente prevede l’analisi di 3 campioni raccolti in 3 giorni consecutivi oppure 4 analisi effettuate a giorni alterni nell’arco di una settimana).

 

PARASSITI E MALATTIE POLMONARI

Altri endoparassiti possono infestare il cuore e i polmoni di cani e gatti, causando patologie quali la filariosi cardiopolmonare e la strongilosi polmonare.

Tra i parassiti a localizzazione polmonare i più comuni sono Angiostrongylus vasorum nel cane e Aelurostrongilus abstrusus nel gatto.

I cani e i gatti si infestano mediante l’ingestione di ospiti intermedi (piccoli gasteropodi terrestri) che a loro volta avevano ingerito il parassita. Una volta ingerito dal cane e dal gatto, il parassita si localizza a livello dei polmoni e dei bronchi, causando una sintomatologia respiratoria anche piuttosto grave.

Un consiglio importante: se in generale sospetti un’infestazione parassitaria del tuo animale, rivolgiti senza esitazione al tuo veterinario di fiducia per avere dei consigli su quali controlli fare e quali farmaci somministrare.

In ogni caso, dal momento che gli animali possono infestarsi già nel periodo neonatale e che anche da adulti possono re-infestarsi, è sempre indicato un esame delle feci di controllo non appena si adotta un cucciolo, ed è poi consigliabile ripeterlo almeno una volta all’anno.

spot-on per cane

 

I PARASSITI ESTERNI (ECTOPARASSITI)

Tra i parassiti esterni che possono infestare i nostri amici a quattro zampe esistono le comuni pulci e zecche ma anche molte specie di acari.

Demodex canis, ad esempio, causa la demodicosi canina (detta anche “rogna demodettica”), una comune affezione della pelle tipica dei cani in età giovanile. I cuccioli neonati solitamente si infestano dalla madre mediante contatto cutaneo diretto durante l’allattamento, motivo per cui i punti di infestazione (e delle lesioni che ne possono derivare) sono solitamente il labbro superiore, le palpebre, il naso, la fronte e le orecchie.

Un altro acaro che può infestare i nostri cani e gatti è Sarcoptes scabiei, agente causale della “rogna sarcoptica”, una patologia dermatologica molto pruriginosa che può essere trasmessa all’uomo con il nome di “scabbia”.

Altri acari che possono infestare i nostri animali sono Notoedres cati e Otodectes cynotis (che causano dermatiti pruriginose principalmente a carico di orecchie e testa) e acari del genere Cheyletiella (che causano dermatiti generalizzate su tutto il corpo e possono essere trasmessi anche all’uomo).

Le zanzare invece possono trasmettere la filariosi cardiopolmonare, mentre i flebotomi (un tipo particolare di zanzara appartenente al genere Phlebotomus) sono vettori del protozoo Leishmania infantum, che causa la Leishmaniosi, una grave malattia che può colpire vari apparati e che, se non curata, porta alla morte.

 

PREVENZIONE E USO DI ANTIPARASSITARI PER CANI E GATTI

Un controllo regolare del pelo del tuo animale, unito ad un controllo periodico con esame copromicroscopico da parte del tuo veterinario, sono sicuramente già due pratiche utili ed importanti per evidenziare l’eventuale presenza di parassiti esterni ed interni.

In generale, per le infestazioni parassitarie vale sicuramente la regola del “prevenire è meglio che curare”: fatti consigliare dal tuo veterinario di fiducia l’antiparassitario più adeguato per il tuo peloso, fai attenzione a cosa mangia (se segui una dieta a crudo come la dieta BARF rispetta i tempi di congelamento adeguati per ogni alimento o acquista carni già abbattute durante la lavorazione, come i prodotti di NaturoPet), porta sempre con te il sacchetto per la raccolta delle feci (evitando così la contaminazione dell’ambiente con uova e larve di parassiti) e lava sempre le mani con attenzione.

zecca

 

COME SCEGLIERE GLI ANTIPARASSITARI PER CANI E GATTI

Una premessa: gli antiparassitari non sono assolutamente tutti uguali! A seconda del principio attivo contenuto, sono efficaci verso una specie parassitaria piuttosto che un’altra… sono repellenti oppure no… e a seconda della posologia cambiano modi e tempi di somministrazione.

Gli antiparassitari per cani e gatti in commercio sono di diverso tipo: collari, spot-on, spray e compresse masticabili. È molto importante ricordare che alcuni principi attivi come le permetrine e i loro derivati sono estremamente tossici per i gatti, che in seguito a somministrazione possono presentare sintomatologia neurologica fino ad arrivare alla morte.

Per quanto riguarda la scelta dell’antiparassitario più adatta andrebbero considerati diversi fattori:

  • lo stile di vita del cane o del gatto
  • il luogo in vive
  • il periodo dell’anno
  • eventuali viaggi in programma
  • attitudine all’utilizzo degli antiparassitari

È importante tener conto che non tutti gli antiparassitari per cani e gatti sono repellenti, quindi per esempio non tutti prevengono direttamente dalle malattie trasmesse da vettori.

 

I COLLARI ANTIPARASSITARI PER CANI E GATTI

Per chi ha difficoltà con un impegno frequente, ad esempio, i collari antiparassitari sono molto comodi perché richiedono di essere sostituiti ogni 4-8 mesi a seconda della tipologia (leggere sempre con attenzione il foglietto illustrativo!!).

Sono però contaminanti delle acque e per questo (oltre al fatto che man mano perdono di efficacia) sono i meno indicati per i cani che si bagnano spesso: vanno sempre tolti prima dell’ingresso in acqua (o del lavaggio) e rimessi solo quando il cane è asciutto.

Sono efficaci solo se a contatto diretto con la cute, quindi sono meno indicati per i cani con il pelo molto lungo e vanno posti con attenzione, avendo l’accortezza di regolarli in modo che all’interno non passino più di 1-2 dita.

 

GLI ANTIPARASSITARI SPOT-ON (PIPETTE)

Gli antiparassitari spot-on (comunemente chiamati pipette) hanno lo svantaggio di dover essere messi abbastanza frequentemente (2-4 settimane a seconda della tipologia). Ne esistono di varie marche e utilizzano diversi principi attivi, pertanto è importante farsi consigliare dal proprio veterinario di fiducia su quale protezione sia più adatta (anche in funzione della stagione) ed è assolutamente indispensabile seguire il foglietto illustrativo per i modi e soprattutto i tempi di somministrazione.

 

GLI SPRAY ANTIPARASSITARI PER CANI E GATTI

Anche di antiparassitari spray ne esistono di diversi tipi: di solito sono utilizzati nei cuccioli o anche negli adulti come terapia a seguito di infestazione, ma possono essere una scelta valida da usare a cadenza settimanale ad esempio su cani che si bagnano spesso, magari in associazione ad altri antiparassitari che possono perdere parte della loro efficacia a seguito di una balneazione frequente.

 

GLI ANTIPARASSITARI IN COMPRESSE

Per quel che riguarda gli antiparassitari in forma di pastiglie masticabili, sono in genere utilizzati come profilassi per alcune parassitosi (filariosi cardiopolmonare per esempio) ma sono allo stesso tempo efficaci come profilassi e terapia per altre parassitosi.

Anche di questa categoria ne esistono di diversi tipi, a seconda dei principi attivi utilizzati, e a differenza degli altri antiparassitari, le pastiglie sono sottoposte a prescrizione veterinaria per cui è indispensabile il consulto con il proprio medico veterinario di fiducia che vi indicherà quale utilizzare e per quanto tempo.

 

Bibliografia
Parassitologia e Malattie Parassitarie degli Animali – M. A. Taylor, R. L. Coop. R. L. Wall
Controllo delle infestazioni elmintiche nel cane e nel gatto – Linee guida ESCAPP

 

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